Università Calabria: convegno “Ripensare le politiche migratorie oltre l’emergenza”

Il giorno 1 Marzo 2013, ore 9.30, il Comune di Lamezia Terme, il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università della Calabria e la Cooperativa CSC - Credito senza Confini, nell’ambito delle attività previste dal progetto FEI "In rete - percorsi di formazione e progettazione sulle migrazioni", co-finanziato dall’Unione Europea e dal Ministero degli Interni, Fondo Europeo per l’Integrazione dei paesi terzi, promuovono presso l’Aula Caldora dell’Università della Calabria, il convegno: “Ripensare le politiche migratorie, oltre l’emergenza”.

All’incontro, introdotto dalla Prof.ssa Anna Elia del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, parteciperanno il Prof. Pietro Fantozzi, Direttore del Dipartimento, il Dott. Gianni Speranza, Sindaco Comune di Lamezia Terme, il Dott. Giuseppe Giudiceandrea, Assessore alla Formazione professionale e Mercato del lavoro della Provincia di Cosenza.

Sono previsti gli interventi tematici del Prof. Maurizio Ambrosini dell’Università Statale di Milano; del Prof. Fulvio Vassallo Paleologo dell’ASGI (Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione), del  Dott. Fabrizio Gallo Presidente della Commissione Territoriale per il Riconoscimento della Protezione Internazionale di Crotone; della Dott.ssa Maria Teresa Terrieri responsabile del CSC e della Dott.ssa Veronica Gigliotti, UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali – Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri).

L’intento è di promuovere uno spazio di incontro e discussione tra Università, enti pubblici e operatori del terzo settore sulle politiche migratorie in Italia, nel quadro di un ripensamento generale del sistema di accoglienza e di integrazione dei migranti nel paese. Non è un caso, in questo senso, che l’iniziativa si svolgerà proprio il giorno dopo della fine annunciata - a meno di proroghe dell’ultima ora – dei finanziamenti statali per la cosiddetta emergenza nord Africa, che mette in luce ancora una volta l’insufficienza complessiva dell’approccio finora utilizzato dalle politiche governative nell’interpretare e nel gestire le dinamiche migratorie contemporanee.